acconsenti?
Utilizzando questo sito web acconsenti all’utilizzo dei cookie e di cookie di terze parti. E’ possibile prendere visione della Cookie policy tramite la pagina Informativa sulla privacy.
Vieni a conoscere le interessanti usanze, caratteristiche e modi di preparare un perfetto caffè in Italia e nel mondo
Credi che siamo noi Italiani a berne di più al mondo? Sbagliato! Noi però abbiamo sicuramente la più vasta scelta, continua la lettura scopri tutti i 14 modi per prepararlo al meglio!
Partiamo dalla storia…
Innanzitutto, sai perché si chiama così?
Intorno all’anno 1000 alcuni commercianti arabi portarono dai loro viaggi in Africa dei chicchi di caffè da cui traevano una bevanda eccitante per ebollizione che chiamavano qahwa (“eccitante”). Da qui alla parola turca kahve e all’italiano caffè, il passo è stato breve.
Ma c’è chi sostiene che il nome in realtà derivi da Caffa, regione dell’Etiopia dove cresce spontaneamente.
Viene prodotto dalla tostatura dei chicchi di caffè, i semi estratti della pianta del caffè. Da ciò che ci dice un sondaggio della “National Coffee Association” viene consumato nel mondo da oltre l’85% degli adulti.
Il popolo che ne beve di più sono i Finlandesi.
E dove lo bevono di meno? P O _ _ O _ _ _ O.
Hai indovinato?
Se cerci l‘effetto della caffeina scegli la moka, poiché una tazzina contiene ben 100-150 mg di caffeina. Diversa, invece è la quantità nell’espresso: non va oltre i 60-80 mg.
Marchiato dalla Chiesa come “bevanda del diavolo”, per le sue proprietà eccitanti, fu per anni (preparato “alla turca”, cioè sciolto nell’acqua) una bevanda da taverna.
Almeno fino al ’700, quando i caffè divennero luoghi di ritrovo frequentati dai filosofi illuministi.
Caffè sono tutti uguali? E da dove proviene? Le principali nazioni che coltivano pianta Coffea (ci sono oltre 100 tipi) sono Brasile, Etiopía, Guatemala, Honduras, India, Vietnam, Colombia e Perù. Da pochi anni qualcuno ha acColto, vincendola, la sfida di coltivare caffè in Italia, in Sicilia.
Noi conosciamo prevalentemente la Coffea Arabica (più pregiata) e la Coffea Canephora Robusta. Il consumo mondiale è rappresentato per il 70% dalla varietà “arabica” e per il 30% da quella “robusta”. Forse conosci anche la “coffea Liberica”, che ha una discreta coltivazione in Indonesia e Africa occidentali, ed è caratterizzata da grani piccolissimi da cui esce un caffè molto delicato, sia al gusto che all’olfatto.
Recentemente (1904) è stata scoperta la “coffea Excelsa”, che nonostante non vi sia una vasta coltivazione sta pian piano riscuotendo sempre più consensi, grazie alla resistenza dei suoi grani e al gusto intenso del caffè, molto simile a quello della tipologia Arabica.
Come si prepara?
“Un caffè per favore”; se ordini semplicemente così al cameriere puoi osservare che lui attende un istante in attesa dell’aggiunta. Poiché potresti dirgli:
1. Caffè schiumato. Simile al caffè macchiato, con un po’ della schiuma del latte montato a vapore. Anche il latte può essere intero, scremato e parzialmente scremato. O con altre bevande vegetali, tipo soia, kamut, noci, nocciola, etc.
2. Caffè macchiato caldo/freddo. S’intende un caffè normale, in tazza, con un goccio di latte caldo/freddo aggiunto.
3. Caffè decaffeinato o “deca” in gergo. Caffè privato della caffeina con i suoi principali effetti:
Conosci la Coffea charrieriana? E’ una specie di caffè trovata in Camerun, ed è l’unica ad essere naturalmente decaffeinata.
4. Caffè marocchino. Ordinare questo caffè è avventuroso poiché ciascun bar ha un suo modo di prepararlo e addirittura cambia il nome, tipo “vetrino” poiché andrebbe servito in tazza di vetro per mostrare i tre strati. In linea di massima si tratta di un caffè, con crema di latte con aggiunta di polvere di cacao. Sapevi che il nome “marocchino” deriva dal colore di un tipo di pelle usata come fascia per cappelli molto in voga negli anni trenta in Marocco.
Mentre in Marocco gustano il caffè molto aromatizzato, speziato. Si chiama, infatti, caffè “des espices”, aromatizzato con sesamo, pepe nero e noce moscata.
5. Caffè doppio, due in uno, evvai con l’abbondanza.
6. Caffè lungo. Leggermente annacquato per godere più a lungo. Molti pensano che sia la scelta migliore per chi vuole assumere meno caffeina, eppure è l’esatto contrario: il caffè lungo è molto più ricco di caffeina rispetto ad un caffè ristretto…lo sapevi?
7. Caffè ristretto. Il caffè sarà più denso e forte perché il flusso d’acqua che scende verrà fermato prima. Ci piace l’intensità.
8. Caffè americano, forse ti è subito venuto in mente: Bleah! è solo acqua sporca. Il caffè viene estratto con il filtro. Occorre non utilizzare l’acqua del rubinetto perché rende il caffè troppo amaro, il filtro deve essere di una particolare carta e la miscela utilizzata deve essere appropriata. Insomma, è più complesso rispetto la moka.
9. Caffè freddo. Amatissimo soprattutto durante l’estate.
10. Caffè shakerato. Validissimo sostituto del caffè freddo, lo si realizza in un classico shaker da Italian Bar. Si inserisce zucchero in abbondanza, ghiaccio, caffè, e si shakera forte. Filtra il liquido, ormai ghiacciato e spumoso. Con un goccio di liquore al whisky o cioccolata diventa un dessert godurioso.
11. Irish Coffe, un drink servito nelle occasioni speciali, dal gusto forte ma delicato allo stesso tempo. Un bicchierino di whisky irlandese, zucchero di canna, caffè caldo e panna densa è la loro alternativa al caffè tradizionale. Hmm, loro si che hanno capito come appagare i sensi.
Forse i tedeschi li battono, intanto sono, dopo gli Stati Uniti, il maggiore importatore di caffè. Pensa che la prima caffetteria tedesca venne inaugurata nella città portuale di Amburgo e a Berlino arrivò nel 1721. In Germania si beve l’”Eiskaffee”, più simile ad una coppa che ad un caffè, in quanto si aggiunge la panna, il gelato alla vaniglia e il cacao, il tutto sopra ad un fondo di caffè istantaneo.
Oppure
C’è il “Pharisäer”, un caffè “che scalda”, con zucchero e rum, una ricetta che risale al XIX secolo quando i tedeschi per aggirare il divieto di bere alcool da parte dei Frisoni tedeschi, lo nascondevano nel caffè. Eh si alcuni dalle difficoltà sanno creare le bontà.
Parlando di altri Stati, leggi la curiosa usanza che hanno in Finlandia: il loro “Karsk” è il caffè che storicamente era bevuto dai contadini del nord della Scandinavia e veniva preparato mettendo una moneta sul fondo della tazza. Poi si aggiungeva il caffè, fino a che la moneta non scompariva, e poi il liquore fino a che la moneta non diventasse ancora visibile! Vuoi provare?😜
Tornando ai caffè nostrani:
12. Caffè con la panna montata o liquida. Per i golosi gaudenti.
13. Caffè salentino, o con ghiaccio. Tipico della regione del magnifico sole, si può realizzare in due modi. Il primo, più semplice, consiste nell’immergere un cubetto di ghiaccio nella tazzina di caffè già zuccherato.
L’altro, decisamente più elegante e gourmet, consiste nell’ordinare: “un caffè e un bicchiere con ghiaccio“. Poi si zucchera il caffè e si versa nel bicchiere. Gustoso assai.
Variante chic; tutti i caffè di cui sopra serviti in vetro.
Ti ho fatto girare la testa e pensa che non ti ho elencato le varietà di cappuccino (la bevanda più famosa nel mondo), ce ne sono ben nove di base dalla quale ti puoi sbizzarrire scegliendo tra i latti e bevande vegetali.
“Non c’è niente di meglio di una tazza di caffè
per stimolare il cervello.”
Sherlock Holmes
Utilizzando questo sito web acconsenti all’utilizzo dei cookie e di cookie di terze parti. E’ possibile prendere visione della Cookie policy tramite la pagina Informativa sulla privacy.